mercoledì 12 dicembre 2007

Prezzo della pasta in aumento? Colpa delle automobili!


Oltre 850 di milioni di persone che soffrono la fame (dati ONU).
Da qualche anno l'uomo sta usando il cibo per far muovere le automobili.

Guido Barilla (quello della pasta) afferma: “si tratta di una scelta demenziale sia dal punto di vista economico che da quello del buon senso. Abbiamo problemi enormi per sfamare la popolazione mondiale e decidiamo di dedicare una parte importante del territorio, grandi risorse e enormi quantità d’acqua per produrre energia per le automobili”.

La politica va sempre di più verso il tener basso il prezzo della benzina a discapito del prezzo degli alimenti...
Il che sembra una follia (e sicuramente lo è) però la questione è molto complessa, se aumenta il prezzo della benzina aumenterà anche quello del cibo, attualmente è con il petrolio che si spostano le merci. Utilizzare i biocarburanti significa provare a tener stabile il prezzo del petrolio e quindi di tutto il resto...questo il motivo per cui Bush sta adottando questa politica.

La dinamica è semplice, nei paesi molto ricchi come gli Stati Uniti se aumenta il prezzo del cibo non è un problema in quanto gli acquisti per gli alimenti sono solo una piccola percentuale della spesa, ma questa scelta è drammatica per i paesi poveri che vedendosi aumentare il prezzo del cibo che è la loro spesa principale (non comprano televisori LCD, automobili, ipod, computer ecc.ecc...) non riescono neppure a sfamarsi ed addirittura muoiono di fame.

L'ONU ha definito la scelta di utilizzare piantagioni per alimenti per produrre biocarburanti un "crimine contro l'umanità"...capito signor Bush?

Il problema comunque non è tanto usare biocarburanti o meno, bisogna estirpare il male dalla radice ovvero creare dei meccanismi per ottenere l'energia da fonti rinnovabili ed utilizzarle per i trasporti e tutto il resto, fino a quando non si investirà seriamente in questa direzione i prezzi continueranno inevitabilmente ad aumentare perché il petrolio è una risorsa finita e pian piano che le scorte vanno esaurendosi tutto costerà sempre di più.
Consumando meno energia contribuiamo a tenere bassi i prezzi, con il vantaggio di inquinare meno.
Sfortunatamente, molti ce l'hanno con gli ambientalisti, dicono che sono la rovina dell'economia, io penso che questi signori non sanno proprio quello che dicono.

Con questo sciopero degli autotrasportatori stiamo assistendo a cosa accadrebbe se un giorno venisse a mancare il carburante e quindi il petrolio, tutto il sistema andrebbe in tilt, niente più autoambulanze, alimentari, servizi dell'ordine ecc.ecc, è una follia essere così petrolio dipendenti, dovremmo avere tutti in casa un modo per creare energia autonomamente, dal sole, dal vento e/o altre fonti, ricordo che in moltissimi casi, per il trasporto personale basta ed avanza una bicicletta, ad Amsterdam ed in altre città questo lo sanno molto bene:



Stasera alla Critical Mass catanese durante la pedalata esporremo cartelli dietro la bici con scritto:

"Benzina finita? Per noi nessun problema!"
"La nostra Benzina non finisce mai"

e simili...preparate il vostro!

Disegno in alto by Emanuela (Vegetina).

Fonte: Il Blog di Alessio
Prezzo della pasta in aumento? Colpa delle automobili?

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